Il saluto di Salvini all’ambasciatore russo durante un evento ufficiale solleva polemiche. L’opposizione insorge.
In un momento di alta tensione geopolitica, ogni gesto assume un significato politico. La stretta di mano tra Matteo Salvini e l’ambasciatore russo Alexei Paramonov, avvenuta durante un ricevimento all’ambasciata cinese in Italia, ha scatenato una bufera politica. Il leader della Lega, infatti, ha partecipato all’evento insieme ad altri ministri e parlamentari, inclusi esponenti del PD e di Fratelli d’Italia.

Salvini: “Preferisco una stretta di mano a uno sguardo rabbioso”
Come riportato da ansa.it, il vicepremier si è difeso in un’intervista a Telelombardia, precisando il contesto istituzionale dell’incontro. “Al ricevimento dell’ambasciatore cinese in Italia ho incontrato l’ambasciatore russo come decine di altri ambasciatori. Ero invitato come altri ministri, c’erano amici parlamentari del Pd e di FdI. Se vai ospite a casa di qualcuno e qualcuno ti saluta, lo saluti, come è giusto che sia se vuoi avere buone relazioni e se ci tieni ricostruire un dialogo. Preferisco una stretta di mano a uno sguardo rabbioso”.
Con queste parole, Salvini rivendica l’importanza del dialogo diplomatico, rifiutando una logica di esclusione. Ha inoltre aggiunto: “Se invece si parla solo di guerra e assumi militari per mandarli a morire al fronte… Non è il mio obiettivo, ma penso di nessuno”.
L’opposizione attacca: “Un gesto vergognoso”
Immediata la reazione del centrosinistra. Il senatore del PD Filippo Sensi ha scritto su X: “La stretta di mano di Salvini all’ambasciatore di Putin è una vergogna profonda per l’Italia. Chiedo che il governo prenda le distanze immediatamente e riaffermi la linea di condanna del regime di Mosca e di sostegno all’Ucraina. Nessuna credibilità.”
Ancora più dura la critica del segretario di +Europa Riccardo Magi: “Il vicepresidente del Consiglio italiano, Matteo Salvini, leader del secondo partito della maggioranza del governo Meloni, bacia e abbraccia l’ambasciatore russo, Paese che dopo aver invaso l’Ucraina, aver ucciso migliaia di civili, aver rapito i bambini strappandoli alle loro famiglie, sta attaccando l’Europa, violando lo spazio aereo Nato…”
Il capogruppo del PD al Senato Francesco Boccia ha parlato di “marginalità e confusione” del governo in politica estera, sottolineando l’assenza di una linea coerente sull’Ucraina. La senatrice Sandra Zampa ha definito “sconcertante che il vicepresidente del governo, Salvini, ‘baci e abbracci’ con l’ambasciatore russo”, mentre Simona Malpezzi ha parlato apertamente di “Gli abbracci all’ambasciatore russo certificano la spaccatura nel governo e l’isolamento di Meloni.”.
La questione ha riaperto il dibattito sulla posizione dell’Italia nel conflitto russo-ucraino, alimentando dubbi sulla credibilità internazionale e sull’unità del governo. Un gesto simbolico che si carica di significati e rischia di lasciare strascichi politici anche a livello diplomatico.